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Lugano's Plan ₿«Riceviamo pagamenti in criptovalute per caffè, pranzi e cene, e preferiamo conservarle»

25.05.23 - 06:00
Parla Domenico Gabbani, rappresentante della storica impresa familiare luganese, tra le prime ad aderire al Plan ₿
Gabbani
Domenico Gabbani
Domenico Gabbani
«Riceviamo pagamenti in criptovalute per caffè, pranzi e cene, e preferiamo conservarle»

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Parla Domenico Gabbani, rappresentante della storica impresa familiare luganese, tra le prime ad aderire al Plan ₿

Insieme al fratello Francesco, Domenico Gabbani è un giovane imprenditore che ha deciso di portare avanti le sorti della storica famiglia che vanta, a Lugano, una lunga tradizione di successi aziendali. L’impresa Gabbani, fondata nel 1937, si occupa oggi di gastronomia, macelleria, ristorazione, hotellerie, catering e, nel tempo, ha saputo coniugare esperienza e valorizzazione del territorio con l’apertura verso l'innovazione. Un esempio recente?  L'adesione a Plan ₿, l’iniziativa dell’amministrazione comunale che, in sinergia con Tether, consente, tra le altre cose, a residenti e turisti, di effettuare pagamenti presso oltre 300 attività commerciali operanti in città mediante ben tre valute digitali (Bitcoin, USDT e LVGA), divenute a corso legale de facto insieme ai franchi svizzeri.

 

Accettare Bitcoin, Tether e LVGA è l’ennesimo modo, per voi, di coniugare tradizione e innovazione?

«Il ragionamento è semplice. In passato abbiamo accolto i pagamenti con carte di credito, e mi riferisco a momenti storici in cui c’era ancora una certa ritrosia ad accettare quello che ai tempi era di fatto un nuovo metodo di pagamento. Nel corso degli anni, però, abbiamo constatato che si è passati a pagare il 90% delle cose con le carte di credito, quando invece prima si acquistava tutto utilizzando i contanti. Bene, quelle dinamiche si stanno ripresentando oggi. E noi stiamo semplicemente abbracciando una nuova forma di cambiamento, perché, per valorizzare quello che proponiamo, cerchiamo sempre di evolverci».

 

Che tipologia di acquisti hanno fatto i vostri clienti che utilizzano le valute digitali?

I più disparati: dal pranzo, alla cena, alla spesa, alla bottiglia di vino. Davvero un po' di tutto».

 

Rispetto all'esperienza con la volatilità delle valute digitali, quanto hai scelto di esporti e come sta funzionando il meccanismo di conversione da criptovalute a franchi svizzeri?

«A dire il vero, abbiamo deciso di tenere tutto in Bitcoin e Tether e il motivo è il seguente: la conversione da valute digitali a CHF è abbastanza semplice e immediata, nel senso che, se decido di non voler più tenere i Bitcoin incassati, posso effettuare il cambio in modo davvero rapido ed efficace. Il procedimento di conversione funziona bene e, aggiungo, sul piano del cosiddetto “rischio volatilità” non credo ci sia un’esposizione maggiore rispetto a valori, circostanze e situazioni del passato.  Peraltro, questa scelta è figlia anche del fatto che il volume dei pagamenti con valute digitali, in valore assoluto, non è ancora così alto. Aggiungo un elemento: se proprio vogliamo discutere di volatilità, basta guardare al cambio franco-euro e alle fluttuazioni avvenute in alcuni frangenti negli scorsi anni (intorno al 20%) e negli ultimi 12 mesi (circa il 10%): mi pare di poter dire che tutta questa stabilità che viene attribuita alle monete “tradizionali” sia, più che altro, una questione di percezione… errata».

 

É interessante, nel vostro caso, evidenziare come un’azienda con una lunghissima esperienza imprenditoriale abbia deciso di accogliere l’innovazione incarnata dalle criptovalute.

«Sarebbe un vero peccato voltare le spalle a ciò che rappresenta il progetto Plan ₿. Certo, non possiamo prevedere cosa accadrà in futuro. Ma dubbi e domande del genere, ripeto, sono le stesse che ci si poneva in passato, quando erano in tanti a non accettarle perché preoccupati per le commissioni o di ricevere i soldi una o due settimane dopo le transazioni con le carte di credito. C'è sempre un po' di incertezza, ovviamente, com’è normale che sia di fronte a ogni fenomeno dirompente e innovativo, ma diciamola così: “il gioco vale la candela”. Sottrarsi a questa evoluzione potrebbe essere un grosso errore: è fondamentale aprirsi sempre alle nuove opportunità».


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
COMMENTI
 

Anti ch 1 anno fa su tio
👎👎👎👎👎👎👎

JackezTCrz 1 anno fa su tio
Risposta a Anti ch
Bel nom.. fa un piasee a Tuch, to fo di bal
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